Quando si sceglie di installare un riscaldamento a pavimento bisogna tener conto anche della tipologia di pavimento che abbiamo all’interno della nostra abitazione. Infatti, di seguito, vedremo come il parquet e questa forma di riscaldamento possano essere installati insieme e “convivere”.
Parquet e riscaldamento a pavimento: possibile convivenza?
Molte famiglie italiane stanno ricorrendo a questa tipologia di riscaldamento a terra anche in presenza di parquet: infatti il risparmio energetico ed economico è notevole. Il legno è un materiale vivo e per questo la problematica fondamentale è la coincidenza con una tipologia di riscaldamento che utilizza il calore come fonte primaria. Il realtà molti studi affermano che questa tipologia di riscaldamento e il legno possono coincidere: proprio il parquet è la principale fonte di calore a terra naturale, che assicura quasi la stessa fonte di calore che un termosifone garantisce alla maggior parte delle stanze. Chiaramente il legno che si andrà ad utilizzare deve essere particolarmente isolante e resistente, altrimenti non sarà adatto alla “convivenza” col riscaldamento a terra.
Quale tipologia di legno utilizzare?
Sicuramente le essenze migliori per un sistema radiante sono: rovere, teak, iroko e doussiè. Tra i legni esotici sono consigliati pure afrormosia e paduk. Si tratta di un tipo di legno stabile in tutti i casi. È difficile che questo materiale si deformi. Molto apprezzato pure il noce per le caratteristiche affini al rovere soprattutto sul fronte dell’umidità. Altre tipologie di legno utilizzabili sono quelle esotiche, adatte già di loro natura ad una situazione di calore estremo che permette loro di adattarsi al meglio alla fonte di calore che fornisce il riscaldamento a terra.
Esistono, però, anche delle tipologie di legno che non devono essere assolutamente utilizzate in questi contesti, come ad esempio il faggio: infatti non
è adatto a subire fonti di calore esterne che potrebbero addirittura deformarlo. Fase molto importante è la posa del parquet che può essere di due tipologie
distinte:
1) Flottante: il parquet viene poggiato sul pavimento con dei listelli e vengono
inseriti degli isolanti per non far filtrare umidità;
2) Incollata: prevede uso di colle che non creino danni agli inquilini per
esalazioni, perciò spesso sono ecosostenibili.
Importante, in particolare, nella seconda tipologia di posa sfruttare colle adatte al calore che emana il riscaldamento a pavimento al fine di non creare danni da esalazioni per chi vive in casa o creare danni anche al parquet stesso.
Caratteristiche di un sistema di riscaldamento a pavimento
Il sistema di riscaldamento a pavimento può essere costituito:
1) da semplici tubazioni;
2) da resistenze elettriche poste al di sotto del pavimento.
Più frequentemente capita di avere a che fare con riscaldamenti ad acqua. L’acqua viene riscaldata da una caldaia o una pompa di calore, oppure ancora da impianti fotovoltaici o solari termici. Tutte queste alternative, ma in particolare l’ultima è particolarmente ecosostenibile e permette di risparmiare molto: infatti i pannelli possono essere controllati da remoto, così come il pavimento stesso conseguentemente, qualora la copertura di rete lo permetta risparmiando sulle tariffe orarie. Inoltre, in caso di allaccio nuovo sarà possibile scegliere una nuova offerta.
In ogni caso la caratteristica principale di queste forme di riscaldamento è quella di equi distribuire per tutta la stanza il calore, trasmesso dalle fonti che abbiamo sopra citato ad una pompa di calore che a sua volta lo trasferisce al sistema stesso.
Il calore appare distribuito in maniera giusta e simile a quanto farebbero altre forme di riscaldamento molto più diffuse.
Perché scegliere un pavimento riscaldato?
Scegliere queste forme di riscaldamento permette un notevole risparmio economico ed energetico. Se scegliamo di installare post ristrutturazioni questi riscaldamenti bisogna ricordarsi anche di rivolgersi sempre al fornitore presente sul mercato al fine di praticare nella maniera corretta tutte le pratiche che permettono di sfruttare le offerte su attivazione luce e gas al fine di completare un vero e proprio risparmio economico dovuto a tutto questo sistema.
Quali problemi possono sorgere?
Va detto che la migliore posa possibile in una circostanza come questa è quella ad incollatura, facendo particolare attenzione alla non dispersione nell’aria di materiale tossico. Il pavimento deve essere già riscaldato, altrimenti nel momento in cui le piastrelle del parquet si posano potrebbero subire delle deformazioni e degli spostamenti
generali. Addirittura, qualora l’impianto venga installato alla pari del parquet devono esserci settimane di pre attivazione con graduali aumenti di temperatura fino ad un massimo di 35 gradi. Tutto ciò permette al riscaldamento di eliminare umidità, principale fonte di problematica per questa tipologia di pavimento in legno. Non andranno posti neanche materiali isolanti come tappeti o altre forme di arredamento nel momento immediatamente successivo all’installazione del parquet, evitando quindi in ogni modo di coprirlo con materiale che possano
creare problemi di filtraggio. Rimane importante rivolgersi a professionisti del settore che abbiano le capacità
di seguire un lavoro importante e complesso come questo.